Caratteristiche

Si produce esclusivamente nell’arco alpino a quote che non permettono la sopravvivenza degli alveari durante tutto l’anno.
La produzione si avvale quindi necessariamente di tecniche di nomadismo.
Si tratta di una produzione che richiede costi elevati e che non è costante in quanto in alta quota le condizioni meteorologiche sono molto instabili.
Le quantità sono quindi estremamente variabili da un anno all’altro, ma resta sempre una produzione quantitativamente minore per le basse rese ad alveare e per il ridotto numero di alveari destinati a questa produzione.
Nel resto d’Europa si producono mieli analoghi sugli altri versanti del massiccio alpino e nei Pirenei.
Il grande valore commerciale di questo miele uniflorale è determinato, oltre che da un elevato costo di produzione, dalle fini caratteristiche organolettiche, dalla rarità del prodotto e dall’attrattiva che la pianta e l’ambiente che lo producono esercita sul consumatore.
Quando è puro è tra i mieli più chiari e meno aromatici; è quindi molto facile che piccole presenze di altri nettari ne modifichino sostanzialmente il colore, l’odore e l’aroma.
Questa, assieme alla tendenza a non selezionare abbastanza il prodotto per evidenti motivi economici, è una delle cause principali della variabilità del miele uniflorale di rododendro presente sul mercato.

La Pianta:
(Rhododendron spp. – Ericaceae), il genere Rhododendron è rappresentato in Italia da due specie che si ibridano comunemente: R. ferrugineum L. e R. Hirsutum L.
Sono entrambi cespugli sempreverdi (fino a 10 dm) con foglie ellittico-spatolate: si riconoscono per le caratteristiche delle foglie intere e con la pagina inferiore ferruginea nella prima specie, crenulate e con lunghe ciglia nella seconda. I fiori hanno corolla rosso-purpurea nel primo caso e roseo-sbiadita nel secondo.
Queste due specie caratterizzano la fascia di vegetazione subalpina sulle nostre Alpi differenziandosi per la distribuzione in funzione delle caratteristiche pedologiche: R. Ferrugineum prevale su suoli acidi e R. hirsutum su terreni calcarei, spesso come specie pioniera su ghiaioni, greti e frane.
La fascia di distribuzione della pianta è soggetta a una forte instabilità climatica anche nel periodo estivo e questo rende la produzione di mieli uniflorali aleatoria e molto soggetta all’andamento stagionale.

Ambiente di diffusione: brughiere subalpine, su suolo acido (1600 – 2300 m) per R. Ferrugineum e arbusteti nani, boscaglie di mugo e pino silvestre su terreni calcarei (800 – 2200 m) per R. Hirsutum.
Fioritura: Giugno/Luglio.
Potenziale mellifero: molto buono.

Fonti e approfondimenti: api.entecra.it

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